Per ampliare il giardino periurbano dedicato a Fabiana Luzzi, l’amministrazione comunale dovrebbe espropriare dei terreni edificabili a dei potenti imprenditori 

«Qualcuno è contrario? Perché?»: sono gl’interrogativi posti, pubblicamente, da Antonio Gioiello, presidente dell’associazione “Mondiversi onlus – Centro antiviolenza Fabiana” di Corigliano-Rossano, in merito all’aspra polemica politica apertasi dopo il diniego di fatto dell’amministrazione comunale del sindaco Flavio Stasi all’adozione da parte del Comune del progetto d’ampliamento e di riqualificazione del Parco comunale “Fabiana Luzzi”, allo Scalo di Corigliano.

Ciò dopo gl’impegni pubblicamente assunti, appena sei mesi fa, da Stasi e dalla sua assessora Tatiana Novello, durante la partecipatissima manifestazione per la presentazione del progetto tenutasi proprio nel giardino periurbano pubblico, lo scorso 16 luglio.

Cos’è successo nel frattempo? Nulla.

Il folto pubblico accorso alla manifestazione del 16 luglio

A sollevare la “faccenda” il presidente dell’associazione promotrice del progetto 

A sollevare la questione – adesso diventata un “caso politico” – è stato un po’ di giorni addietro proprio Gioiello. Il quale, pubblicamente, ha chiesto lumi a Stasi e alla sua compagnia di giro circa la mancata ricerca di fonti di finanziamento per l’esecuzione del progetto e il suo mancato inserimento nel Piano triennale comunale delle opere pubbliche.

Un boicottaggio, evidente quanto inspiegabile. E, ovviamente, non spiegato da parte di chi adesso è politicamente obbligato, a parlare.

Giovedì se ne discuterà in Consiglio comunale: il “partito del sindaco” ha già messo le mani avanti… 

A rispondere alle pubbliche domande di Gioiello, che adesso diventano domande stra-pubbliche da parte dei cittadini di Corigliano-Rossano, saranno obbligati a rispondere, Stasi e Novello, dopodomani in Consiglio comunale, dal momento che i gruppi politici di minoranza hanno sposato la questione e l’hanno fatta inserire all’ordine del giorno della seduta.

In merito alla quale pubblicamente avanzano i frati indovini del movimento “Corigliano-Rossano pulita”, il partito del sindaco:

«Prevediamo già come andrà il prossimo Consiglio comunale. Il sipario si aprirà e andranno in scena i soliti noti che tenteranno di procurarsi un facile consenso facendo leva su argomenti che toccano la sensibilità del cittadino, tentando di screditare l’amministrazione comunale.

La maggioranza del sindaco Stasi tra i banchi del Consiglio comunale

Il riferimento è sulla demolizione e rifacimento del Parco “Fabiana Luzzi”. Sull’argomento possiamo comprendere tutto, ma non l’imposizione di un’opera privata di 3 milioni di euro sfruttando il lato emotivo di una tragedia.

Strumentalizzare per fini politici tragedie che hanno lasciato sconvolta l’intera comunità e, addirittura, coinvolgere chi da quella tragedia non avrà mai pace, non è fare politica. Non è concorrere alla elevazione morale e culturale di una città».

Sì, avete letto bene e toccato meglio con mano le facce toste di costoro: proprio come se di fronte a Mario Luzzi e a Rosa Ferraro, lo scorso 16 luglio, ci fossero state due controfigure, di Stasi e di Novello!

Ma per Gioiello il partito del sindaco non sa neanche di che parla!

La polemica a questo punto diventa rovente. Gioiello:

«Ci preme precisare che il progetto di riqualificazione ed ampliamento del Parco Fabiana Luzzi non prevede affatto la demolizione e il rifacimento del parco: come specificato in incontri con l’amministrazione comunale – di cui evidentemente i componenti di “Corigliano-Rossano pulita” non sono a conoscenza – può rimanere tale e quale. Il nuovo Parco, infatti, si aggiungerebbe all’attuale e lo estenderebbe.

L’attento uditorio di cittadini durante la presentazione del progetto

Singolare ci appare l’affermazione secondo la quale si vorrebbe l’imposizione di un’opera privata: il progetto non è stato in alcun modo imposto all’amministrazione comunale, ma dalla famiglia Luzzi-Ferraro, dall’associazione “Mondiversi onlus – Centro antiviolenza Fabiana” e dall’ingegnere Nilo Domanico, è stata formulata e regolarmente protocollata al Comune una proposta progettuale, apprezzata e condivisa del sindaco Stasi in più occasioni tra cui la manifestazione del 16 luglio scorso.

Stasi microfono alla mano: al suo fianco in elegante mise fucsia l’assessora Novello

Non si capisce, quindi, di quale opera privata si parla, perché il parco è e rimarrebbe di proprietà del Comune di Corigliano-Rossano come prima lo era dell’ex Comune di Corigliano Calabro, e il progetto, come affermato dalla famiglia Luzzi-Ferraro, è un regalo alla città. Infine, ma non secondariamente, non si richiede niente alle casse comunali, perché il sindaco si è impegnato a ricercare i fondi necessari per la realizzazione del progetto senza prevedere nessun impegno economico per il Comune».

I genitori della 16enne Fabiana Luzzi, barbaramente uccisa a Corigliano nel 2013

Non è che le risposte agl’interrogativi di Gioiello risiedono dietro l’attuale area del parco? Sì, perché per realizzarne il progetto d’ampliamento il Comune dovrebbe espropriare per utilità pubblica alcuni terreni edificabili appartenenti a dei noti e facoltosissimi imprenditori. È questo il motivo della “marcia indietro” ingranata da Stasi & Novello? Chissà… direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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