Riceviamo e volentieri pubblichiamo una precisazione dell’avvocato Ettore Zagarese (foto), difensore dell’avvocato Carlo Cardile nel processo che ha visto quest’ultimo condannato per le aste giudiziarie truccate nel Tribunale di Castrovillari.

«In riferimento all’articolo di stampa pubblicato oggi dal titolo “Corigliano-Rossano | Aste giudiziarie truccate: confermate a Salerno le condanne di Zangaro e dell’avvocato Cardile” in cui si scrive che sarebbe stata confermata dalla Corte d’Appello di Salerno la condanna di primo grado nei confronti del Cardile “legale ed ex giudice onorario” (per come definito nel suddetto articolo), si precisa che ad oggi non risultano sussistere provvedimenti di decadenza dalle funzioni di magistrato adottati nei confronti del Cardile (che allo stato è dunque pur sempre e continua ad essere giudice facente parte dell’ordine giudiziario) e che la sentenza di primo grado non è stata confermata (per come invece indicato nell’intestazione dell’articolo) ma è stata invece riformata dalla Corte d’Appello di Salerno riconoscendo comunque un titolo di reato meno grave e una pena inferiore rispetto al primo grado:

L’imputato Cardile

la difesa del Cardile resta in attesa di leggere le motivazioni per procedere ad immediato ricorso in Cassazione, ritenendo fin da ora erronea ed infondata la suddetta sentenza d’appello che non ha in alcun modo valutato le numerose prove documentali e prove testimoniali acquisite (alcune anche d’ufficio!), dalle quali emerge invece la assoluta correttezza del dottor Cardile e la totale estraneità del medesimo in ordine ai reati legati alle aste giudiziarie che gli vengono contestati e per i quali si è sicuri che la Cassazione porrà la parola fine ristabilendo finalmente ed incontrovertibilmente la verità».

Ci mancherebbe volessimo sostituirci – nella difesa giudiziaria, che non è la nostra professione, bensì la sua! – all’ottimo avvocato Zagarese, ma ci dispiace, da giornalisti, dovergli fare rilevare che noi, appunto, siamo giornalisti.

Ed ai giornalisti, cronisti giudiziari in questo caso, la sintesi d’un titolo (non l’intestazione… delle buste del suo studio, esimio avvocato!) impone di scrivere “condanne confermate” laddove delle condanne siano state confermate. E le condanne – giustappunto – sono state confermate!

Che la sentenza di primo grado sia stata poi riformata, scontando la pena dell’avvocato Cardile di soli 20 (diconsi venti) giorni, è un importante dato di fatto che lasciamo al sempre ottimo avvocato Zagarese…

Il direttore, Fabio Buonofiglio direttore@altrepagine.it

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Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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