Una mega-truffa da 15 milioni d’euro. Che sarebbe stata messa a segno tra l’anno 2017 e quest’anno ai danni della società di mutuo soccorso più importante d’Italia nel settore della mutualità sanitaria integrativa, la “Cesare Pozzo” di Milano, attiva dal 1877.

È stata scoperchiata a seguito d’una indagine condotta dagli uomini della guardia di finanza in forza al Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano, sotto il coordinamento della Procura della capitale economica d’Italia.

Stamane è stato notificato l’avviso di conclusioni delle indagini preliminari. Vi figurano i nomi di 6 indagati, tutti originari della Calabria e taluni ivi residenti, ai quali il sostituto procuratore Carlo Scalas contesta il reato d’associazione per delinquere finalizzato all’appropriazione indebita attraverso la distrazione di risorse economiche dalla “Fondo salute Sce”, la cooperativa europea per la salute e la tutela sociale nata nel 2009 da un’alleanza tra la “Cesare Pozzo” e il gruppo mutualistico francese “Harmonie Mutuelle”.

Le sempre più ingenti somme distratte, secondo la Procura milanese, sarebbero state sviate mediante il continuo utilizzo delle carte di credito aziendali per acquisti di vario genere che avrebbero avuto poca attinenza con l’oggetto sociale.

Praticamente gl’indagati le avrebbero utilizzate per darsi ognuno a una lussuosissima “bella vita”. Tra gl’indagati compare Christian Madeo, 33 anni, di Corigliano-Rossano, amministratore della “Lower Srl”, società attiva nel settore dei call center con sede legale allo Scalo rossanese, ma lui impegnato pure nel settore dell’edilizia e già arrestato dalle fiamme gialle lo scorso 2 marzo. redazione@altrepagine.it

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