La rappresentante d’opposizione durante la seduta ha raccontato l’inquietante “storia” relativa al presunto furto d’una borsa al segretario comunale Lo Moro

di Fabio Buonofiglio

Una pubblica denuncia. Gravissima. Accade nella massima sede istituzionale del Comune di Corigliano-Rossano, il Consiglio comunale. Durante la seduta di ieri, in serata, si comincia a discutere il punto all’ordine del giorno riguardante il terremoto dell’inchiesta giudiziaria condotta dalla Procura di Castrovillari che da qualche settimana investe il Comune.

Con nove indagati per presunti gravi reati. Tra essi figura il segretario generale del Comune Paolo Lo Moro. La prima a chiedere alla presidente Marinella Grillo di poter prendere la parola, ottenendola, è la consigliera d’opposizione Adele Olivo. La quale, a nome dell’intera minoranza consiliare d’opposizione, porta a conoscenza dell’intera assise d’un fatto:

Adele Olivo

«Mesi addietro avevamo richiesto l’apertura d’un procedimento disciplinare nei confronti d’un dipendente comunale. Si tratta d’un impiegato che sin dall’inizio del mandato del sindaco Flavio Stasi, al quale evidentemente è assai vicino, offende e continua tuttora ad offendere, con una certa terminologia, i consiglieri comunali d’opposizione all’amministrazione dello stesso sindaco.

Qualche giorno fa mi sono recata in Municipio dal dottor Lo Moro per chiedere conto dello stato di quel procedimento disciplinare, che già in precedenza lo stesso segretario generale ci aveva informati essere stato aperto.

Ebbene: l’altro giorno dallo stesso dottor Lo Moro apprendo che l’incartamento relativo a quel procedimento era custodito all’interno d’una borsa di cui qualche tempo prima egli aveva subito il furto. Mi auguro che quel furto sia stato denunciato alle competenti autorità, anche perché quella borsa poteva contenere documenti ben più importanti di quel procedimento disciplinare, e adesso sono qui a domandarglielo ufficialmente».

I consiglieri della maggioranza che sostiene il sindaco Stasi

Alla denuncia di Adele Olivo dà man forte il consigliere Gino Promenzio. Interviene pure il consigliere Aldo Zagarese, il quale censura il dipendente in questione, censurando il fatto, definito «gravissimo», che lo stesso non sia stato «mai censurato dall’amministrazione comunale né dalla maggioranza che la sostiene».

Il dipendente comunale in questione (nessuno però lo nomina durante l’assise, ndr) risponde al nome di Pietro Altavilla, rappresentante dell’Unione sindacale di base. Il quale da un paio d’anni “anima” una pagina Facebook denominata “Calabria pulita”, onomastica che richiama quella del movimento civico “Corigliano-Rossano pulita”, il gruppo politico fondato proprio dal sindaco Stasi e presente in Consiglio comunale nella maggioranza consiliare a suo sostegno.

All’interrogativo della Olivo non risponde né il segretario generale Lo Moro – diretto interessato – né altri della maggioranza consiliare. Il sindaco Stasi nel proprio intervento conclusivo e senz’alcun imbarazzo rassicura: «Nonostante il ritardo, a quel procedimento disciplinare si darà certamente corso». direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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