I giudici del Tribunale di Castrovillari hanno mandato assolto «perché il fatto non sussiste» il 46enne pregiudicato rossanese Roberto Abate, imputato per spaccio di cocaina. Il pubblico ministero aveva richiesto la condanna dell’uomo a un anno e sei mesi di reclusione ed al pagamento d’una multa di 20 mila euro.

 

Nel processo, però, ha prevalso la tesi del suo difensore, l’avvocato Ettore Zagarese del foro di Castrovillari.

 

Abate era stato arrestato dai poliziotti del Commissariato cittadino lo scorso mese di novembre all’interno d’un bar di Rossano. Ed era finito ai domiciliari.

 

 

I detective avevano effettuato un blitz nel locale, e in quel mentre avevano notato due giovani uscire frettolosamente dal bagno. Bloccati, avevano proceduto con un controllo che aveva portato a scoprire una lastra di vetro specchiato sul lavabo, con sopra delle strisce di cocaina.

 

Grazie al sistema di videosorveglianza del pubblico esercizio, gl’investigatori erano riusciti in breve tempo a ricostruire i fatti, apprendendo che pochi minuti prima, Abate, dopo aver incassato una somma di denaro da due dei presenti, aveva raggiunto l’uscita del bar per farvi rientro poco dopo, dando qualcosa a uno dei ragazzi.

redazione@altrepagine.it

 

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