di Fabio Buonofiglio

Indagata dalla Procura della Corte dei conti di Catanzaro buona parte dei componenti l’attuale amministrazione comunale di San Lorenzo del Vallo retta dal sindaco Vincenzo Rimoli (foto), riconfermato nelle elezioni dello scorso 22 settembre. Assieme al primo cittadino, dovranno difendersi altre 10 persone, vale a dire:

 

il vicesindaco Nicola Piragine, l’assessore Pasquale Motta, i consiglieri comunali Angelo Filice, Biagio Mario Viceconte, Cosimo Damiano Aita e Davide Gaeta, l’ex consigliere comunale Michele Verrino, il revisore contabile Giuseppe Perrone, la segretaria comunale Giuseppina Romeo e il responsabile del servizio finanziario Ivan Tiso.

 

L’ingresso della Corte dei Conti in Via Buccarelli a Catanzaro

 

La Procura contabile contesta loro un supposto danno erariale pari a quasi 150 mila euro.

Già, ma perché? È presto detto. Il 13 marzo del 2017 il Consiglio comunale trasmise alla stessa Procura contabile una propria delibera, la numero 60 del 27 dicembre 2016, relativa agli atti assunti in merito all’azienda speciale comunale partecipata “Multiservice”, dall’anno 2009 addetta ai servizi di manutenzione urbana, stradale, alla raccolta dei rifiuti solidi urbani ed altro.

 

La delibera consiliare e gli atti connessi avevano l’obiettivo d’assicurare la copertura finanziaria al disavanzo emerso all’esito dell’attività compiuta dal commissario liquidatore della “Multiservice”, attraverso un debito fuori bilancio già riconosciuto con la precedente delibera consiliare del 19 gennaio 2016, pari ad oltre 436 mila euro in favore della “Multiservice” in liquidazione.

Delibere approvate con voto e parere favorevoli espressi da parte degli odierni indagati.

 

Il consiglio d’amministrazione della “Multiservice” era stato sciolto il 14 ottobre del 2014 da parte dell’allora sindaco Luciano Marranghello, il quale aveva nominato due commissari straordinari per amministrare l’azienda in house del Comune.

Il 12 dicembre dello stesso anno, i commissari depositarono in Comune una relazione sulla situazione economico-finanziaria della “Multiservice”, rilevando numerose irregolarità, tra cui le mancate approvazioni degli ultimi bilanci.

 

Il castello di San Lorenzo del Vallo

 

L’ammontare calcolato del supposto danno erariale di circa 150 mila euro da parte degli attuali amministratori comunali, è riferito alle due determine d’impegno e liquidazione e ai due mandati di pagamento, rispettivamente del dicembre 2016 e del luglio 2017, in favore della “Multiservice”.

Somma che gli stessi indagati, secondo la Procura contabile, dovrebbero risarcire all’ente.

 

Nei primi giorni dello scorso mese di febbraio, il vice procuratore generale della Corte dei Conti di Catanzaro, Giovanni Di Pietro, ha fatto notificare agl’indagati l’“invito a dedurre”.

Entro 45 giorni dalla notifica dell’atto di contestazione, gl’interessati, assistiti dai loro legali di fiducia, possono chiedere d’essere sentiti dalla Procura e di produrre atti, documenti e memorie in loro difesa. Poi le rispettive posizioni potrebbero essere archiviate oppure per gl’indagati s’aprirà un processo. 

 

Nel giugno del 2018, le sezioni riunite della Corte dei conti in sede giurisdizionale respinsero il ricorso del sindaco Rimoli proteso all’annullamento della delibera numero 78 adottata dalla sezione regionale di controllo per la Calabria della stessa magistratura contabile, che non aveva approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato e presentato dal Comune, che attualmente è in stato di dissesto finanziario. 

direttore@altrepagine.it            

 

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