di Fabio Buonofiglio

A guardare la foto d’apertura scattata proprio in queste ore nel bucolico cortile d’una scuola elementare di Corigliano-Rossano – per l’esattezza quella di Villaggio Frassa – uno può pensare che qui da tempo il partito dei Verdi abbia instaurato una ferrea dittatura. Già, perché come scrive Elisa, «Corigliano-Rossano è una città importante, e non da oggi».

 

Elisa chi? Ah, quella brava cantante triestina che canta: “… siamo nella stessa lacrima, come un sole e una stella… luce che cade dagli occhi, sui tramonti della mia terra…”.

No, spiacenti, non è lei. E non è neppure l’Elisa di Beethoven o quella scritta da Franco Battiato con la quale Alice vinse il Festival di Sanremo nel 1981.

 

 

Già. L’Elisa nostrana di cognome fa “Romano” e da anni conduce le mille e una battaglia del partito dei Verdi, fianco a fianco col giovane altrettanto barricadero sindaco “core de ‘sta città importante”, messer Flavio degli Stasi, nobile dinastia rossanese.

E adesso che dopo anni d’instancabili lotte sono finalmente ed assai allegramente al potere, i risultati sono evidenti. La panchina verde è uno degli ultimi trofei di battaglia conquistati sul campo da oltre un anno e mezzo in qua.

 

Per dirla proprio con la canzone dell’Elisa nostrana «è un pezzo di territorio riqualificato e restituito alla fruizione dei cittadini», in questo caso dei bambini della scuola primaria di Villaggio Frassa. E canta, ancora, Elisa Romano: «Ci vorrà del tempo per vedere germogliare i buoni semi sempre e solo piantati a tutela esclusiva della collettività»: sì, più o meno lo stesso lasso in cui è germogliata l’erba attorno alla panchina che da qui a poco diventerà gramigna.

 

 

Da Villaggio Frassa alla marina di Schiavonea, dove, lungo un Viale Salerno a mo’ di centro sociale occupato, qualche sera fa sono fioccati scroscianti applausi verde pisello all’indirizzo dell’amministrazione Stasi & Romano passando per la consigliera verde Alessia Alboresi, perché lì, pochi ci crederanno, ma dai pozzetti stradali della rete fognaria sgorga un’acqua così sulfurea che sembrano le antiche Terme romane dell’imperatore Diocleziano. 

Verdi Europa Verde, a simbolo un sole che ride, quando qui c’è da piangere…

direttore@altrepagine.it  

 

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