Nella corrispondenza di questi giorni tra l’amministrazione comunale e una dirigente scolastica emergono documenti risalenti a oltre un quarto di secolo addietro…

 

 

di Fabio Buonofiglio

Sperpero di denaro pubblico, sciatteria, incompetenza amministrativa e malafede. È un mix di tali elementi il caso del “potenziale” nuovo edificio di scuola primaria nel rione Madonna della Catena (foto), allo Scalo coriglianese di Corigliano-Rossano, che dovrebbe servire a “sdoppiare” il plesso della vicina Via Cannata costretto a turni scolastici mattutini e pomeridiani e alla didattica a distanza, per servire in definitiva 170 unità tra personale e scolari dell’Istituto comprensivo “Costabile-Guidi”.

 

Emerge una corrispondenza di questi ultimi giorni tra l’amministrazione comunale del sindaco Flavio Stasi e la dirigente scolastica Giuseppina Silvana Sapia. È il municipio ad aprire la sua strampalata danza, attraverso una lettera dell’11 gennaio scorso con la quale s’invita formalmente la dirigenza scolastica a prendere in consegna l’immobile “Paganino” (dal nome della proprietaria che già diversi mesi addietro l’ha dato in locazione al Comune).

 

Pronto riscontro e risposta trasmessa due giorni dopo da parte della dirigente Sapia: «[…] si ribadisce l’improrogabilità della fruizione dell’edificio Paganino, stante l’interesse prioritario delle allieve e degli allievi dell’istituto, cui vorrete garantire la fruizione dei diritti alla salute, allo studio e alla socialità, costituzionalmente garantiti. […] Nel rilevare la formale acquisizione dell’immobile da parte dell’amministrazione comunale sin dallo scorso 25 settembre […] è urgente tuttavia che l’impegno economico dell’ente possa tradursi concretamente in vantaggio per l’utenza, regolarizzando la documentazione posta a corredo dell’invito e rendendo effettivamente fruibile e sicuro l’immobile […]».

 

La dirigente scolastica Giuseppina Silvana Sapia

 

Già, perché la dirigente scolastica non scrive affatto a vanvera e per divertirsi. C’è infatti qualcosa che non va, e qualcosa di grosso. Ed è tutto nero su bianco nell’allegato alla propria missiva che la stessa Sapia produce all’amministrazione comunale. È la relazione tecnica redatta dall’ingegnere Pasquale Sasso, responsabile del Servizio di prevenzione e protezione dello stesso Istituto scolastico comprensivo “Costabile-Guidi”.

 

Il professionista evidenzia infatti che «Il Comune ha trasmesso un’attestazione di prestazione energetica dell’immobile dell’anno 2016; un certificato d’agibilità parziale dell’immobile avente destinazione di “civile abitazione” del 2001; un’attestazione del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza relativa all’esclusione tra le attività di prevenzione incendi dell’immobile del 1995; una verifica igienico-sanitaria del 2001; una dichiarazione di conformità dell’impianto di gas domestico con potenzialità fino a 35 kilowatt; un verbale attestante il controllo dell’impianto di terra all’interno dell’immobile; un verbale attestante il controllo dell’impianto di protezione scariche atmosferiche; uno schema d’impianto elettrico dell’immobile senz’alcuna data; la suddetta documentazione tecnica relativa all’immobile da destinare a plesso scolastico risulta datata e non attesta i requisiti di conformità urbanistica e di prevenzione incendi per “sede scolastica”. […]».

 

Il sindaco Flavio Stasi

 

Il responsabile del Servizio di prevenzione e protezione della scuola così conclude: «È certo che la documentazione presentata non attesta nulla sia dal punto di vista urbanistico che dal punto di vista della sicurezza antincendio. La stessa certificazione d’agibilità trasmessa si riferisce ad un immobile avente la destinazione di “civile abitazione”  e non a “sede scolastica”. Non v’è traccia neanche d’una istanza presentata al Comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza per ottenere il rilascio della certificazione di prevenzione incendi, come previsto dalla normativa vigente. Per non parlare poi dell’assenza delle dovute dichiarazioni di conformità degl’impianti (elettrico, idrico-sanitario, termico). […]. Pertanto, sulla base di quanto sopra esposto, lo scrivente ritiene non vi siano le condizioni per presenziare e contestualmente per accettare la consegna delle chiavi dell’immobile da destinare a sede scolastica».

 

La nuova sede scolastica doveva essere già bell’e consegnata a metà ottobre scorso, ma a distanza di tre mesi i lavori sono ancora in corso e pure in queste ore, mentre in municipio – com’è evidente – hanno cercato di fare carte false pur di consegnarla in questi giorni. Legittimo sospettare, così come numerosi genitori degli scolari da tempo oramai sospettano, che il vero motivo delle continue quanto illegittime (l’hanno affermato i giudici) ordinanze del sindaco Stasi che continuano a tenere chiuse le scuole che invece dovrebbero stare aperte, è la mancata consegna di questa scuola come le scarse manutenzioni agli altri edifici scolastici cittadini…

direttore@altrepagine.it

 

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