di Fabio Buonofiglio

Sarebbe curioso spiare dal buco della serratura quali pratiche autoerotiche impegnano gli accoliti del sindaco di Corigliano-Rossano e della sua amministrazione dopo essersi autosocializzati su Facebook ed altri social i loro pensieri proibiti dell’anima. Oggi, il movimento “Corigliano-Rossano pulita” traccia il proprio bilancio dei primi 15 mesi d’attività amministrativa esprimendosi testualmente così:

 

«Il 9 giugno 2019 Flavio Stasi è diventato il primo cittadino di una città unica sulla carta ma ancora dotata di doppi uffici e riferimenti per ogni ramo, con lui stesso costretto a fare il sindaco nomade tra un centro di comando e l’altro». “Centro di comando”. Già, perché il municipio è diventato il fortino d’un sindaco che gioca coi suoi fedeli soldatini, sempre più dimentico d’essere stato eletto dai cittadini, coi quali, oramai, né lui né i suoi soldatini hanno più alcun rapporto se non a mezzo social (emergenza sanitaria a parte) con gli oramai noti quanto noiosi pipponi del «cari concittadini miei», che sembrano scritti da un vescovo laico al posto del «fratelli carissimi».

 

Stasi sul palco coi suoi accoliti durante la campagna elettorale

 

Seriosamente, il movimento “Corigliano-Rossano pulita” oggi scrive che «è trascorso tempo sufficiente dall’insediamento dell’amministrazione per poter cominciare a tracciare la direzione intrapresa dalla stessa per la realizzazione dei propri obiettivi e verificarne la coerenza o meno con quanto promesso in campagna elettorale». Vediamo. «I primi segni di cambiamento già si vedono», affermano convinti dal movimento di Stasi, «innanzitutto perché i concorsi e le selezioni pubbliche nel nostro Comune sono vinte da chi ha i titoli ed è preparato». Hanno ragione? Forse sì, ma anche no. Gli accoliti di Stasi evidentemente soffrono d’amnesie, ma com’è stato assunto al Comune l’ingegnere Carmelo “Mario” Sciommarello nelle scorse settimane AltrePagine l’ha raccontato in modo assai dettagliato. 

 

A sinistra il sindaco Stasi, a destra l’ingegnere Sciommarello

 

E allora vale la pena di ricordare che il sindaco Stasi, con proprio decreto, ha assunto nel proprio staff l’amico Mario (figlio dell’amico Alfonso), il quale solo qualche tempo prima aveva partecipato a un pubblico concorso per ingegneri da assumere per 6 mesi bandito proprio dall’amministrazione Stasi, ma era stato bocciato sin dalle prove scritte dalla commissione giudicatrice. Avevamo scritto pure che negli stessi ambienti comunali di governo era circolata una “giustificazione” circa la bocciatura dell’ingegnere Sciommarello, al quale durante le prove scritte non sarebbe stata passata la “copia”. Che potrebbe essere stata passata ad altri, non vi pare? Ad ogni buon conto al bocciato Sciommarello è andata decisamente assai meglio che ai vincitori, perché lui è stato assunto fino alla durata del mandato del sindaco amico suo e del padre, diversamente dai suoi colleghi assunti per 6 mesi soltanto. 

 

«Questa amministrazione sta rivoluzionando i metodi, pulendo incrostazioni, combattendo contro negligenze e incapacità», scrivono ancora da “Corigliano-Rossano pulita”, e speriamo che alla prossima puntata gli accoliti di Stasi possano svelarci pure la marca del prodotto che usa e dove lo compra, l’amministrazione, per togliere le incrostazioni. L’apoteosi arriva quando essi stessi domandano a loro stessi: «E le cose fatte?». E s’auto-rispondono con una lunga lista della spesa contenente solo tante dichiarazioni d’intenti, buoni propositi per l’anno venturo, ché Babbo Natale è vicino…

direttore@altrepagine.it

 

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