Su sicuro input politico del sindaco Stasi, il dirigente Lo Moro estromette il maggiore Levato

 

 

di Fabio Buonofiglio

Non detto, ma fatto. Il maggiore Arturo Levato non è più il comandante della polizia municipale di Corigliano-Rossano. Sì, perché da qualche giorno è stato estromesso dalla propria funzione di comando da parte del neo dirigente ad interim del Settore Polizia locale del Comune, vale a dire il segretario generale dell’ente Paolo Lo Moro. I fogli di servizio del Comando del Corpo dei vigili urbani partono, infatti, dallo stesso ufficio del dirigente, e non attribuiscono alcuna funzione di comando a colui il quale è oramai l’ex comandante dei vigili coriglianrossanesi.

 

L’input politico in tale direzione al dirigente Lo Moro è certamente attribuibile al sindaco Flavio Stasi, il quale ha ottenuto la testa dell’ex comandante senza alcun proprio intervento diretto. All’uopo, s’è rivelata più che sufficiente, infatti, l’approvazione della recente delibera di giunta attraverso la quale il sindaco ed i suoi assessori hanno deciso di trasformare la polizia municipale dall’unità di staff che era diretta proprio dall’ex comandante Levato all’attuale settore amministrativo con alla testa un dirigente, oggi ad interim ma che nel futuro prossimo vedrà certamente la nomina d’un dirigente-comandante effettivo. 

 

E con ogni probabilità senza espletamento d’alcun concorso pubblico – come normalmente si conviene per essere assunti nella pubblica amministrazione a qualsiasi livello – ma attraverso la pratica dell’articolo 110 del Testo unico sull’ordinamento degli enti locali. Che prevede, in eccezionalità (ma a Corigliano-Rossano oramai proprio questa è divenuta la regola) la nomina dei dirigenti da parte del sindaco, che può avvalersi o non avvalersi, a propria discrezione, d’un avviso di selezione pubblica della figura professionale da nominare. Discrezionalmente e fiduciariamente.

 

 

Problema: il dirigente amministrativo Paolo Lo Moro non è un ufficiale di polizia giudiziaria

 

L’assenza d’un comandante vero e proprio del Corpo dei vigili urbani adesso è un problema, e pure piuttosto serio, a Corigliano-Rossano. Già, perché il dirigente amministrativo Lo Moro non è un graduato ufficiale di polizia giudiziaria e non può istituzionalmente interloquire con l’ufficio di Procura per quanto attiene le questioni penali – prime fra tutte le comunicazioni delle notizie di reato – che rientrano nelle competenze della polizia municipale. Una su tutte, l’abusivismo edilizio. Perciò è del tutto evidente come il Corpo dei vigili non dovrebbe restare neppure un giorno senza un proprio comandante. Il destino dell’esautorato maggiore Levato? Per ora a quanto pare resta tra i vigili ad espletare le proprie funzioni d’ufficiale…

direttore@altrepagine.it

 

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