Domani il comandante della polizia municipale Levato potrebbe rassegnare le dimissioni

 

 

di Fabio Buonofiglio

C’è un consigliere comunale (ultimo) “giapponese” a Corigliano-Rossano, fedelissimo alla Patria ed al suo sindaco (ma da quest’ultimo non si capisce quanto ricambiato), che tra le migliaia di sue smanettate sul noto social network di Facebook ove profonde tutto il proprio impegno politico, qualche giorno fa ha scritto «stiamo buttando il sangue». Risponde al nome di Biagio Frasca. Il rifiuto ematico da egli espresso al plurale non pare essere condiviso da tutta la maggioranza consiliare eletta un anno fa assieme al sindaco Flavio Stasi (foto).

 

Come interpretare altrimenti il fatto che un documento di vibrante replica politica agli argomentati attacchi delle opposizioni consiliari sia stato sottoscritto soltanto da tre delle cinque liste che hanno sostenuto Stasi alle elezioni, una delle quali non ha neppure rappresentanza in Consiglio comunale? Sì, proprio così. “Corigliano-Rossano pulita”, “Uniti per Stasi sindaco” e i Verdi (questi ultimi da quanto trapela avrebbero fatto uno sforzo di volontà nel sottoscriverlo), stavolta non sono state in buona compagnia di “Corigliano-Rossano futura” e di “Corigliano-Rossano domani”.

 

Perché? Cosa sta accadendo tra le file della maggioranza Stasi? È presto detto. Negli ambienti politici emergono infatti indiscrezioni in merito ad alcune riunioni ad alta e in taluni casi altissima tensione tenutesi durante la settimana appena trascorsa, che palesano di forti malumori nell’area della maggioranza del primo cittadino. Ecco il motivo più plausibile dell’assenza dei simboli di “Corigliano-Rossano futura” e di “Corigliano-Rossano domani” tra i sottoscrittori del documento anti-opposizione. S’è già formata un’opposizione interna? Probabilmente è troppo presto per dirlo, ma gli elementi di fatto paiono esserci tutti, a cominciare da quanto messo nero su bianco, un paio di settimane fa, dai tredici firmatari d’area progressista (tra essi ben quattro candidati non eletti delle stesse liste del sindaco) d’un documento politico dai toni assai severi nei confronti di Stasi e in merito al quale Stasi non s’è mai pronunciato.

 

L’oramai sfilacciata coalizione del sindaco durante la campagna elettorale dell’anno scorso

 

Vediamo le evoluzioni. Dalle parti di “Corigliano-Rossano futura” si contesterebbe l’operato amministrativo d’almeno un paio d’assessori della giunta Stasi, tanto che qualcuno già ne rivendicherebbe le teste. Quanto a tagliatore di teste, però, il sindaco Stasi parrebbe non temere confronti né rivali, e le teste eventualmente da tagliare – politico-amministrative o burocratiche che esse siano – certo non se le lascerebbe scegliere da altri. Una prima di tutte: quella del comandante della polizia municipale, il maggiore Arturo Levato. Ed è proprio su questa scelta, oramai imminente, che qualche giorno fa si sarebbero registrate le tensioni più forti, nel corso d’una riunione tenuta dal sindaco con l’intera rappresentanza amministrativa e consiliare di “Corigliano-Rossano domani”. Durante la quale Stasi avrebbe addirittura minacciato di querelare per diffamazione uno dei suoi consiglieri comunali che durante lo stesso incontro l’aveva energicamente contestato proprio in merito alle oramai chiare intenzioni del primo cittadino d’estromettere il comandante Levato dalla guida dei vigili urbani.

 

Il comandante dei vigili Arturo Levato 

 

La rimodulazione della macrostruttura comunale “Area amministrativa”, deliberata giovedì scorso dalla giunta comunale, ha infatti istituito un nuovo settore amministrativo denominato “Polizia locale”, che precedentemente era un ufficio di staff. Ciò comporta, ovviamente, la nomina d’un dirigente per quel settore, e il comandante Levato non ha la qualifica funzionale di dirigente. Essendo un funzionario comunale sarà certamente destinato ad un altro ufficio dell’ente stesso.

 

Levato avrebbe palesato l’intenzione di voler giocare d’anticipo e domani potrebbe rassegnare le dimissioni da comandante del Corpo che ha diretto per alcuni anni, prima nel solo ex Comune di Corigliano Calabro e poi nel nuovo Comune di Corigliano-Rossano. Oramai “scaricato” pure dal vicesindaco Claudio Malavolta, espresso proprio dalla lista “Corigliano-Rossano domani” ed il quale nei mesi passati ne aveva scongiurato l’estromissione ingaggiando un “braccio di ferro” col sindaco. Sulle cui posizioni oggi s’è accomodato come nelle migliori tradizioni dei delfinarium della politica…

direttore@altrepagine.it

 

 

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