di Fabio Buonofiglio

I quattro componenti delle minoranze in Consiglio comunale probabilmente s’erano illusi che potesse andare a uno di loro la presidenza della Commissione Statuto e regolamenti che da qui ai prossimi mesi avrà il compito di dare alla nuova città di Corigliano-Rossano la sua “costituzione” e che oggi pomeriggio s’è riunita per la prima volta. Valutazione politica quanto più sbagliata, dal momento che la maggioranza consiliare che sostiene il sindaco Flavio Stasi ed il suo esecutivo, da qualche tempo un po’ in panne tanto il primo cittadino e la sua giunta quanto la stessa maggioranza consiliare, hanno all’unisono colto l’occasione politica per riparare al “torto” d’un anno fa, quando la consigliera presidente Maria Salimbeni (nella foto insieme al sindaco ed al segretario comunale Paolo Lo Moro) probabilmente si sarebbe aspettata la nomina assessorile forte delle sue due passate esperienze consiliari in quel che fu l’ex Comune di Corigliano Calabro.

 

Era appena cominciata l’“era Stasi”, quella del primo sindaco della nuova grande città unica, però quella nomina non arrivò. E da oggi pomeriggio Maria Salimbeni è stata scelta e votata dalla maggioranza-Stasi al posto di comando di quella che è certamente la commissione consiliare più importante, in quanto commissione “costituente” del nuovo Comune. Le recriminazioni politiche della minoranza sono dunque come le chiacchiere: stanno a zero. La presidente della commissione in fondo ha l’onore e l’onere di disciplinarne i lavori, mentre ognuno di quanti sono stati scelti ed eletti quali suoi componenti da parte dell’intero Consiglio comunale nella sua ultima seduta, singolarmente e collettivamente, di maggioranza e di minoranza, assieme alla presiedente, avranno una bellissima funzione, almeno nelle premesse.

 

Un momento della prima seduta della Commissione Statuto e regolamenti 

 

Piuttosto, sono le premesse relative al preannunciato e previsto “comitato scientifico” che sarà chiamato ad affiancare la commissione nel suo lavoro ad apparire tutt’altro che “confortanti”. Le indiscrezioni a margine della riunione odierna della commissione parlano delle figure d’uno storico di Roma e d’un economista di Salerno, oltre che di quella d’un esperto (non si sa di che cosa, però) espressione del territorio. Sorge spontaneo interrogarsi: cosa c’entrano la coda alla vaccinara e la zizzona di Battipaglia con lo statuto della nuova città di Corigliano-Rossano oscillante tra il Normanno ed il Bizantino e dove le risorse umane e culturali per fortuna (e anche per rispetto) dei suoi cittadini non mancano affatto? 

direttore@altrepagine.it

 

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