di Fabio Buonofiglio

La sanità della Sibaritide traballa oramai da tanti anni. Il trascorrere degli ultimi mesi e il drammatico avvento da un mese in qua dell’emergenza sanitaria per l’epidemia da Covid-19 sta mettendo a nudo nuove deficienze, nonostante la buona volontà e in taluni casi l’abnegazione con cui continuano a lavorare, in condizioni logistiche, strutturali e di dotazioni strumentali difficilissime, medici, infermieri ed altre figure di supporto sanitario, in particolare nei due presidi dell’ospedale spoke di Corigliano-Rossano, il “Guido Compagna” e il “Nicola Giannettasio”.

 

Ce ne stiamo occupando spesso, guardando ai fatti che accadono, ma tralasciando volutamente la ciarliera politica locale, la stessa che si limita alla mera denuncia quando la funzione della politica è quella di produrre fatti e risultati concreti, soprattutto se si è al governo della cosa pubblica o se lo sono amici, amiche, compari, comari, o amici degli amici, uomo o donne che essi siano, come taluna sedicente portavoce d’altrettanto improbabili “movimenti di territorio” considerata la recentissima bocciatura elettorale da parte dello stesso territorio che si spaccia di rappresentare.

 

Purtuttavia, ci sono denunce che da parte nostra hanno dignità di stampa. Vediamo. Il dirigente della Regione Calabria Domenico Pallaria, sì, proprio quello costretto a dimettersi due giorni fa da capo della Protezione civile calabrese dopo la figuraccia rimediata a seguito d’una intervista rilasciata alla trasmissione “Report” di Raitre, ha rifiutato di concedere una serie d’informazioni formalmente richiestegli da parte del parlamentare di Corigliano-Rossano Francesco Forciniti sul futuribile nuovo ospedale della Sibaritide, finanziato, progettato, appaltato e mai realizzato benché i politicanti regionali e locali ne ciarlino da circa un ventennio. Il deputato del Movimento 5 Stelle aveva richiesto a Pallaria pure alcuni documenti inerenti lo stato d’avanzamento dei lavori, parole grosse, queste, dal momento che nell’area delimitata a cantiere in contrada Insiti di Corigliano-Rossano non è stato mai costruito un bel nulla. Ecco la risposta del dirigente:

 

«L’onnipotente dirigente Pallaria è per nostra sfortuna anche il responsabile del procedimento di costruzione dell’ospedale della Sibaritide», spiega il ficcanaso Forciniti: «circa un mese fa ho fatto una richiesta d’accesso agli atti per poter visionare alcuni documenti della lunghissima procedura e ricostruire alcuni passaggi. Ebbene, Pallaria mi fa sapere che non può accogliere la mia richiesta perché vuole che gli dimostri il mio interesse. Questo è il concetto di “trasparenza” della nuova-vecchia Regione Calabria. Ovviamente non mi fermo qui, non sarà certo un Pallaria qualsiasi a negarmi il diritto di onorare il mio mandato».

 

 

Che dire: un ottimo “dottor (pardòn ingegner) Azzeccagarbugli” , questo Pallaria. Ma la sua risposta al determinato parlamentare Forciniti la dice assai lunga su questa sporca faccenda del nuovo ospedale. O no? direttore@altrepagine.it    

 

 

Di admin

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