Vittima il noto impresario di pompe funebri Gennaro Curia aggredito da tre giovani della concorrenza

 

 

«Fallito! Cornuto! Te ne devi andare da qui, capito?! Qui ci dobbiamo stare solo noi, e vattene!». Parole grosse e non solo: spintoni, schiaffi, calci e pugni. È accaduto nella mattinata di ieri sul piazzale davanti all’ingresso del cimitero rossanese di Corigliano-Rossano. Vittima del fatto il noto impresario locale di pompe funebri Gennaro Curia. L’uomo sarebbe stato aggredito da tre giovani intenti a vendere fiori sul piazzale, in questi giorni di commemorazione nei quali i camposanti sono affollati di cittadini che vanno a fare visita ai loro cari defunti.

I tre aggressori, due ragazzi e una ragazza, a Curia sono notissimi. Già, perché apparterrebbero a quella che è la storica concorrenza sleale che va in scena tra imprese di pompe funebri e fiorai nel rossanese. Una storia vecchia come il cucco questa, per la risoluzione della quale – a dispetto d’ogni regolamento, ordinanza od autorizzazione comunale – il bello e il cattivo tempo li fa da sempre la legge della giungla, quella del più forte, quella della prevaricazione, spesso violenta. Proprio quello che sarebbe accaduto ieri mattina verso le 11. Quando Curia s’era recato a prendere le chiavi d’un proprio furgone che si trovava lì parcheggiato e col quale un suo collaboratore avrebbe dovuto vendere dei fiori agli avventori del cimitero.

 

Gennaro Curia

 

La vittima del violento pestaggio è dovuta ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso del presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio” che gli hanno refertato lesioni corporali giudicate guaribili in dieci giorni. Poi, assieme al proprio legale, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri della locale Stazione mettendo nero su bianco nomi e cognomi degli autori.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di admin

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