Riflettori accesi sul finanziamento d’oltre mezzo milione d’euro per la gestione del centro per i migranti richiedenti asilo e rifugiati. Sindaco e vicesindaco “interrogati” in caserma

 

Una grossa e brutta tegola piomba sull’amministrazione comunale di San Giorgio Albanese confermata da parte dei cittadini-elettori neppure due mesi fa attraverso la rielezione del sindaco Gianni Gabriele (foto) a seguito del primo mandato che l’ha visto negli ultimi cinque anni alla guida della piccola municipalità albanofona adagiata sulle colline a ridosso della Piana di Sibari. C’è una delibera dell’Autorità nazionale anticorruzione, a firma del presidente Raffaele Cantone, che censura duramente l’amministrazione Gabriele in merito all’affidamento della co-progettazione dei servizi d’accoglienza nell’ambito del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) 2016/2017.

È la Delibera n. 535 del 12 giugno 2019: ben sette pagine stracolme di rilievi e contestazioni, corredate pure delle carenti ed irrilevanti controdeduzioni formulate dall’amministrazione comunale stessa ed in sua stessa “difesa”. Un “affare” d’oltre mezzo milione d’euro interamente finanziato come di competenza da parte del Ministero dell’Interno quello dello Sprar di San Giorgio Albanese. Il Comune, per i previsti 25 posti di migranti richiedenti asilo e rifugiati, l’ha affidato in convenzione all’associazione “Don Vincenzo Matrangolo” di Acquaformosa “vicina” a Giovanni Manoccio, vicesindaco di quel Comune ma soprattutto delegato all’immigrazione della Regione Calabria da parte del governatore Mario Oliverio e membro della Commissione di valutazione delle domande degli enti locali proprio per i progetti Sprar per il biennio 2016-2017 in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nonché già coordinatore dei progetti Sprar della provincia di Cosenza. E proprio a Manoccio è notoriamente “vicino” il vicesindaco di San Giorgio Albanese, Sergio Esposito (nella foto qui in basso). All’Anac presieduta da Cantone s’è rivolta, lo scorso mese di gennaio, la Prefettura di Cosenza. Che all’Anticorruzione, attraverso una dettagliata segnalazione, ha trasmesso gli esiti della propria attività ispettiva condotta proprio sul progetto finanziato al Comune di San Giorgio Albanese per l’affidamento dei servizi d’accoglienza nell’ambito dello Sprar 2016/2017, con la quale sono stati evidenziati diversi profili d’anomalia.

 

 

E oggi alla finale pagina 7 della Delibera dell’Anac si legge: «In base alle risultanze istruttorie e per quanto prima considerato, il Consiglio delibera: – la gestione, da parte del Comune di San Giorgio Albanese, della procedura avente ad oggetto l’affidamento della co-progettazione dei servizi di accoglienza nell’ambito del sistema Sprar 2016/2017, presenta diversi profili di anomalia, che hanno comportato la violazione del principio di pubblicità di cui all’art. 2 del d.lgs. 163/2006, espressione dei principi di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa di cui all’art. 97 Cost., nonché la violazione dei principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione sanciti dall’art. 2 del d.lgs. 163/2006. In particolare: – l’avviso per manifestazione di interesse, relativo ad un affidamento sopra soglia comunitaria, è stato pubblicato esclusivamente sull’Albo Pretorio online del Comune, fissando, altresì, un termine non sufficientemente congruo per la presentazione delle offerte; – l’avviso non contiene le indicazioni necessarie ad individuare le caratteristiche essenziali necessarie per la redazione dell’ipotesi progettuale e prevede dei criteri di attribuzione del punteggio generici, che lasciano alla commissione di gara un margine di discrezionalità eccessivamente ampio, nonché criteri territoriali; – dà mandato all’Ufficio istruttore di inviare la presente delibera al Comune di San Giorgio Albanese, al Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno ed alla Prefettura di Cosenza; – dà mandato all’Ufficio istruttore di inviare la presente delibera alla Procura della Corte dei Conti territorialmente competente; – da parimenti mandato all’Ufficio istruttore di inviare la presente delibera all’ente attuatore del progetto».

 

Per tutta la giornata di ieri nel centro Sprar di San Giorgio Albanese ci sono stati guardia di finanza, carabinieri, vigili del fuoco ed ispettori dell’Azienda sanitaria provinciale. Ciò mentre il sindaco Gabriele ed il vicesindaco Esposito venivano sentiti, per diverse ore, nel corso d’una riunione definita “tecnica” e tenutasi nella locale caserma dei carabinieri. Che sia già scattata una vera e propria indagine giudiziaria?       

 

 

 

Di admin

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