Nato il 18 maggio 1927 da umile e onorata famiglia (il papà Antonio, sellaio, la mamma Annina Russo, buona e prudente), si rivelò presto di spiccata intelligenza tanto da eccellere, tra i notabili, negli studi che culminarono, a Napoli, con la laurea in giurisprudenza. Lì conobbe uomini di grosso spessore politico e culturale di pura estrazione comunista quali il senatore Martorelli e il giovane Giorgio Napolitano con i quali intrattenne rapporti personali e taciti che durarono nel tempo. Amò il suo paese e perciò rifiutò ambizioni e carriere, dedicandosi alla nobile professione forense come penalista

frequentando lo studio Gullo e abbeverandosi alle fonti di Fausto e Luigi, Maestri di vita e di Diritto, divenendo, giovanissimo, un Principe del Foro rossanese impegnato in diversi processi che ebbero vasta eco a quei tempi. Ereditati dal padre, socialista, i valori di una politica verace e popolare, scese in campo, nel 1952, emergendo in un Pci che di quei valori si faceva portavoce. Trascinatore di folle, amnaliava, con una oratoria forbita e colma di toccanti e suggestive perifrasi, una marea di gente in una Piazza del Popolo che traboccava di uomini e donne che, acclamanti, urlavano: “...Parla Passerini!….

 

Sindaco di Corigliano Calabro, assessore e consigliere comunale, consigliere provinciale, fu l’emblema di quel partito che aveva le sue radici nell’umiltà e nel lavoro. La passione per la Professione: avvocato principe di Corigliano, defensor nei più importanti processi dei suoi tempi, autorevole e preparato, burbero ma… – cosa che può sembrare strana, conoscendolo… – buono ed amico, generoso e disponibile con intere generazioni di avvocati. Consigliere, per lustri, dell’ordine forense, fu, per altrettanti lustri, commissario d’esami nel concorso per Procuratore e Avvocato laddove si mise a disposizione di tutti e specialmente per quanti provenivano da altre parti della Penisola.

 

Si accreditó alla considerazione di alti Magistrati del Distretto e della Cassazione con i quali mantenne rapporti di cordialità e amicizia. Questo è stato l’avvocato Luigi Passerini: un personaggio della nostra Corigliano, del circondario e oltre. Un uomo al quale intere generazioni di avvocati devono essere riconoscenti per quanto ha dato, pur nei limiti della fragile condizione umana. E tralascio, volutamente, di parlare di me e del mio rapporto con lui: piangerei…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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