Qualcosa osta o nulla osta? Osta o non osta? E se qualcosa osta perché diede il nulla osta? Uno scioglilingua? Un gioco di parole? Nossignori. Semplicemente torniamo a trattare un caso “clinico” di politica. Che vede “ricoverato”, in isolamento, l’ex sindaco dell’ex Comune di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci (foto a sinistra).

Già, perché la singolar tenzone ingaggiata negli ultimi giorni dall’ex primo cittadino coriglianese contro il commissario prefettizio attualmente alla guida del nuovo Comune di Corigliano Rossano Domenico Bagnato, che ha ad oggetto il nulla osta rilasciato da quest’ultimo all’ormai ex funzionario comunale locale Giovanni Santo (foto a destra) per la sua mobilità verso il Comune di Villapiana ove lo stesso è già in servizio dal 16 agosto scorso, fa registrare un fatto ancor più singolare. Ed assai curioso.

È spuntata infatti una lettera che sconfessa Geraci. Reca la data dello scorso 23 marzo – quando Geraci era ancora in carica da sindaco del Comune di Corigliano estintosi unitamente a quello di Rossano il successivo 31 marzo – ed il numero di protocollo 15273/2018. Nella missiva, il funzionario Giovanni Santo portava all’attenzione del sindaco la richiesta del “nulla osta preventivo per mobilità volontaria ai sensi dell’Art. 30 del D.Lgs N.165/2001”. E la stessa missiva è corredata proprio dal richiesto nulla osta a firma proprio dell’allora sindaco Geraci. 

Lo stesso Geraci che a distanza di quattro mesi e mezzo scrive a Bagnato: «Eccellenza, dopo aver espresso la mia sorpresa, manifesto adesso il mio dissenso sul fatto che sia stato consentito il trasferimento del dottor Santo, responsabile finanziario del già Comune di Corigliano Calabro, a partire dal 16/08/2018. Il tutto mi appare inopportuno ed intempestivo, soprattutto per i tempi, viste le notevoli difficoltà del nuovo Comune nella predisposizione del bilancio preventivo 2018-2020. Nella qualità di componente del comitato consultivo della nuova città di Corigliano-Rossano e con l’intento di contribuire positivamente e costruttivamente alla delineazione di un iter burocratico-amministrativo-finanziario equilibrato della nuova città […] le comunico che mi avvarrò della consulenza tecnica del succitato dottor Santo anche nei prossimi incontri ufficiali che si terranno nella sede comunale, tecnico che conosce la situazione finanziaria del già Comune di Corigliano Calabro e che gode della mia fiducia. La consulenza burocratica, amministrativa e finanziaria durerà fino alla conclusione del percorso della fusione […]».

Geraci, dunque, attacca il commissario Bagnato per un fatto che lui aveva già fatto una settimana prima che si formalizzasse la fusione tra gli ex Comuni di Corigliano Calabro e Rossano. E ciò all’esclusivo scopo di combattere la propria battaglia “dall’interno” contro il Comune di Corigliano Rossano. Come uno sceriffo che impugna pistolette ad acqua che neppure sa usare e che nel rinculo dei colpi sparati gli pisciano l’acqua addosso.

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