La defenestrazione di Giuseppe Graziano dal Consiglio regionale indubbiamente rappresenta un impoverimento della rappresentatività del nostro territorio, e, pur non avendo condiviso modi e metodi del suo impegno, in particolar modo quelli attuati per la fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano, la sua assenza in Consiglio regionale indebolisce molto Rossano e quindi anche Corigliano Calabro.

Il suo sostituto Gianluca Gallo non proviene certo da Milano, ma è notorio che il suo impegno è stato sempre maggiormente concentrato, giustamente, sull’asse Cassano Jonio/Castrovillari. Graziano, inoltre, disgraziatamente, giusto un paio di giorni prima di essere dichiarato decaduto, dopo un po’ di tira e molla in Forza Italia ha avuto l’infelice idea di stringere un patto e di costituire un’alleanza elettorale con un “treno” che non porta da nessuna parte: quello di Alleanza popolare dell’attuale ministro siciliano Angelino Alfano e dell’attuale sottosegretario Antonio Gentile di Cosenza. Ma ci si chiede: se Alfano domenica scorsa non è riuscito a far eleggere un deputato regionale in Sicilia potrebbe mai far eleggere un deputato o un senatore a Roma? Si direbbe una vera e propria mission impossibile, anzi per dirla come disse una volta Silvio Berlusconi, i voti ad Alfano sarebbero sprecati, inutili, e non si può ignorare che molto prima di Graziano c’è il problema di “piazzare” proprio il sottosegretario Gentile.

Sempre a proposito delle prossime elezioni politiche, di cui ancora oggi sono arcani sia i collegi che i complicati “meccanismi” matematici, guardandoci intorno non ci resta granché in quanto a capitale umano territoriale: nel centrosinistra un vero e proprio vuoto, ed abbiamo il forte sospetto che un altro longobucchese si farà avanti, invece nel centrodestra potrebbe esserci la “resurrezione” di Giovanni Dima e non sarebbe un male, ma si dice che nel suo partito prima di lui “deve” essere piazzato l’attuale consigliere regionale Fausto Orsomarso e non se ne comprende la ragione considerando il curriculum ben più corposo di Dima.

Tra Corigliano Calabro e Rossano vi sono altri personaggi, in special modo consiglieri comunali, assessori comunali ed ex sindaci, che si agitano e sognano, ma nessuno sembra avere il quid necessario per un tale obiettivo. In queste elezioni per la prima volta è previsto il voto di genere e la sorpresa potrebbe essere rappresentata proprio da una donna: qualora inserita in una lista che raggiunga il quorum in posizione favorevole, potrebbe essere eletta quasi a sua insaputa. Pertanto, invitiamo tutte le signore in politica a darsi da fare con i rispettivi referenti politici per essere ben “piazzate”. Per il 4 marzo 2018 (la più che probabile data delle oramai prossime elezioni politiche) mancano ancora quattro mesi, ma i biglietti per la lotteria si possono già acquistare…

 

Di admin

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