A margine del riuscito convegno organizzato dal neo costituito locale Comitato della Lega italiana per i diritti dell’uomo, tenutosi nel pomeriggio di venerdì 29 settembre scorso presso l’elegante Salone degli Specchi del Castello ducale di Corigliano Calabro, abbiamo ricevuto un messaggio da parte dell’avvocato Marisa Zuccarelli, stimata penalista del foro di Castrovillari e residente in quel di Cassano Jonio. Lo proponiamo integralmente ai nostri lettori:

«Buonasera, sono Marisa Zuccarelli, di professione avvocato. Le scrivo perché ho appena visto su Facebook una foto che la ritrae al convegno di stasera. Ebbene lei è stato fortunato ad andare, io invece pur invitatissima dall’ottimo collega Salvatore Sisca non ho potuto partecipare. Lo sa perché? Sono rimasta ostaggio della città di Corigliano Calabro, poiché capitata in un ingorgo sulla strada che conduce al castello. Mi creda, un’esperienza allucinante in quanto per circa due ore sono rimasta sotto la pioggia poiché la macchina la cui frizione si bruciava – mi scusi la licenza da meccanico – emanava un odore talmente acre che mi ha costretta ad allontanarmi dalla stessa. Il tutto condito da un attacco di panico, ma, ahimè, gli altri sventurati come me mi hanno consigliato di stare calma poiché nessun mezzo di soccorso sarebbe potuto arrivare. Finalmente sono riuscita a marcia indietro a ridiscendere quella strada che mi avrebbe portata al castello ove i miei colleghi ed altre squisite persone erano impegnate ai lavori di un convegno cui avrei dovuto partecipare per l’interessante argomento. Con chi me la devo prendere? Di sicuro un posto così importante qual è il castello non può essere raggiunto da una stradina a doppio senso di circolazione. Bho! Magari un senso unico, anche perché fra noi malcapitati c’era un signore anziano il quale diceva che in tutti i momenti era così. Mi scusi lo sfogo e buona notte».

L’avvocato Zuccarelli non è l’unica mancata partecipante al convegno ad essere rimasta vittima dell’identica iattura urbana in quel centro storico che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di Corigliano Calabro e dei coriglianesi ai piedi di quel maestoso e sfarzoso Castello ducale la cui ottimale fruibilità in ogni tipo d’occasione dovrebbe poter essere ostentata con l’orgoglio d’una funzionalità urbana la cui soluzione o le cui soluzioni competono al Comune ed a chi l’amministra. Altra vittima dichiarata, attraverso un messaggio inviato all’avvocato Salvatore Sisca patròn dell’evento, è stato l’avvocato Maria Carmela Iannini, ella coriglianese, la quale ha riferito d’avere persino “rigato” la carrozzeria della propria autovettura al fine di riuscire ad uscire da quell’imbuto urbano. Che, così riferiscono altri mancati partecipanti come Zuccarelli e Iannini molti dei quali provenienti da fuori Corigliano, avrebbe scaldato gli animi d’alcuni automobilisti facendo sfiorare la rissa. Coi vigili urbani che sarebbero giunti soltanto dopo che la frittata era bell’e fatta. Pure l’esponente politico locale Aldo Algieri, portavoce del movimento “Liberi per cambiare” e già annunciato candidato sindaco alla prossima tornata elettorale, ci ha informati d’avere avuto la disavventura d’un sinistro con un altro automobilista: poi ha rinunciato suo malgrado a partecipare al convegno.   

Eppure, in concomitanza col convegno, presso la Sala consiliare del Municipio ubicata nella stessa area del Castello ducale, v’era la seduta del Consiglio comunale, ed un assessore, Raffaele Granata, era venuto a portare ai convegnisti il saluto del Comune in sostituzione del sindaco Giuseppe Geraci il cui nome compariva sulla locandina dell’evento. Ma loro – sindaco, assessori e consiglieri comunali – in quel centro storico tanto bello quanto “praticabile” ci hanno sempre sguazzato benissimo. E degli altri…“fatti loro”.

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Di admin

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