Lungo la Strada statale 106 jonica al confine tra i Comuni di Cassano Jonio e Corigliano Calabro c’è il più prezioso scrigno che sia stato mai aperto nella Calabria Citra. È il Parco archeologico dell’antica civiltà magnogreca di Sybaris. E noi abbiamo un sogno. Più che un sogno un’ambizione realizzabile, ma che soltanto una politica territoriale culturalmente avveduta potrebbe realizzare. Fossimo sindaci o assessori alle politiche culturali, artistiche e dello spettacolo, non avremmo alcun dubbio su come progettare il da farsi. E d’idee progettuali per concretizzarlo – il da farsi – ne avremmo.

Nei primi anni Settanta in un sito archeologico italiano molto più famoso e molto più visitato del nostro, quello di Pompei in Campania, si materializzò un evento rimasto nella storia. Già, quel film-concerto dei Pink Floyd immolato nella leggenda reale del rock mondiale nel “Live at Pompeii”. Certo, fu un evento unico. Ma perché non cominciare a ri-pensare Sybaris in grande, magari creando una rete d’eventi con gli altri due principali siti archeologici del territorio, quello di Broglio a Trebisacce e quello di Macchiabate a Francavilla Marittima, nell’Alto Jonio, non tralasciando quelli del Basso Jonio tra Paludi, Terravecchia, Campana e Cariati, con uno, dieci, cento, mille eventi unici?

Qualche pur timido ma positivo segnale in tal senso lo sta facendo registrare in queste calde settimane estive il Parco archeologico, rinato e riaperto al pubblico dopo l’inondazione del fiume Crati del dicembre 2013 provocata non tanto dal Crati quanto dalla sciatteria e dalla pochezza politica di chi regge le sorti dell’amministrazione di questo territorio bello quanto maledetto dagli uomini. II sito dove Umberto Zanotti Bianco nel 1932 avviò quelle ricerche che riportarono alla luce resti monumentali ed un esteso complesso urbano che si riferiscono alle tre città sovrapposte di Sybaris, Thurii e Copiae (VIII secolo a.C. – VII secolo d.C.), è oggi il luogo d’incontro tra archeologia, storia, teatro, poesia e musica. Obiettivo di questa prima ottima iniziativa non è soltanto quello d’aumentare la fruizione del sito archeologico – il numero dei visitatori sta vivendo una felice impennata – ma anche d’arricchirlo d’eventi culturali. Registi dell’“operazione” il Polo museale della Calabria, l’amministrazione comunale di Cassano Jonio ed alcune associazioni culturali del territorio. Alcuni degli eventi in programma sono già andati in scena con un discreto successo di pubblico. Altri sono in programma l’11 agosto alle ore 21 (“Medea”. Il teatro sulla nuda terra di Enzo Cordasco in collaborazione con Asas diretta da Tullio Masneri, spettacolo gratuito), il 12 agosto alle ore 21 (“Sibari, la bellezza”, viaggio letterario a cura di Giuseppe De Rosis, spettacolo gratuito), il 13 agosto alle ore 21 (concerto di canzoni napoletane interpretate da Mariangela D’Abbraccio a cura del Conservatorio musicale “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia in collaborazione con la scuola “Donizetti” di Mirto Crosia), il 18 agosto alle ore 21 (“Il toro cozzante”, presentazione dell’ultima collezione di Gerardo Sacco, ispirata dal famoso reperto archeologico conservato presso il Museo nazionale archeologico della Sibaritide, a cura dell’amministrazione comunale di Cassano Jonio, spettacolo gratuito).

Tra gli eventi già andati in scena, merita una menzione speciale la serata dell’itinerante “Calabria Blues Passion, XV edizione del Memorial Marco Fiume”, che domenica 23 luglio scorso ha fatto registrare una straordinaria partecipazione di pubblico giunto nel Parco archeologico dall’intera Sibaritide e anche da fuori regione per assistere ai due bellissimi concerti con la voce calda e sensuale di Jane Jeresa nei suoi brani blues e jazz e coi ritmi folk, blues e country dell’americano Shawn Jones, chicche esclusive per i cultori e gli amanti della musica nera (foto).

Gli amministratori dei numerosi Comuni del comprensorio della Sibaritide lo sanno e lo sanno bene, ma per biechi motivi di politica di bassissima lega fanno i vaghi. Partendo dal fatto che il Mare Jonio in provincia di Cosenza è meraviglioso in qualunque Comune il turista vi si bagni e con altrettanto meravigliosi monti a pochi chilometri, non ci sono santi, bellissime chiese e cattedrali, castelli, torri e chi più ne ha più ne metta che tengano. Perché qui, se non si ri-parte tutti insieme da Sybaris, non si “volerà” mai, nonostante tutti gli altri nostri tesori…         

 

 

Di admin

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