Doveva fare chissà quali (?!) “smentite” e dire chissà quali (?!) “verità” il Sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci, ieri pomeriggio, nella seduta del Consiglio comunale straordinario e monotematico da lui stesso sollecitato con un solo punto all’ordine del giorno: “Comunicazioni del Sindaco”.

Ha invece tirato fuori, dalla pesante borsa con cui s’è presentato, una paginetta di contratto con tale Mustafà o come l’ha chiamato lui: il  “Vu cumprà” marocchino che nel febbraio 2012 ha preso in affitto per cento euro al mese il deposito-magazzino di proprietà di Antonietta Rugna, moglie dello stesso primo cittadino, per tenervi le proprie mercanzie, contravvenendo alle disposizioni contrattuali dal momento che “Mustafà” dietro quelle serrande vi dimora insieme ad altri suoi connazionali e con buona pace del Sindaco e della moglie che abitano pochi passi vicino.

A proposito, Sindaco: proprio stamattina abbiamo appurato che in Via Rivabella numero 7 abitano solo tre immigrati dell’Est Europa: nessun “Mustafà” e nessun marocchino vi risiede…  

Per molti il Sindaco avrebbe “attaccato” la stampa, in particolare alcuni giornalisti e noi ovviamente tra questi, “rei” di condurre «quell’opposizione politica che non è altrove», parola di primo cittadino.  

Francamente non li abbiamo sentiti quegli “attacchi”.

Solo una scanzonata paternale: «Corigliano Calabro necessita di serenità e pace, per il suo bene: lasciateci amministrare che siamo sommersi di problemi molto grossi e date il vostro contributo al bene della città». Alla «State boni» del Maurizio Costanzo Show. 

Per quanto ci riguarda il bene della città è tenerla informata su fatti (e misfatti) di pubblico interesse.

E’ il nostro mestiere e la nostra funzione. 

Perciò non staremo “boni”.

Un attacco però v’è stato, sfrontato e sfacciato, da parte della Consigliera comunale  di maggioranza Maddalena Avolio, sul cui capo pende l’ordinanza di demolizione della propria lussuosa villa abusiva proprio da parte del Sindaco Geraci.

Ma sull’intervento “politico” (?!) della Consigliera vogliamo stendere un pietoso velo d’astensione.

Non però su quelli del Sindaco e dei consiglieri di maggioranza intervenuti, Vicepresidente del Consiglio Pasquale Magno compreso, i quali all’unisono hanno espresso «Solidarietà politica e personale» all’abusiva Consigliera costretta alle dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio cui il 28 giugno scorso era stata eletta e che la stessa ha ricoperto per una manciata di minuti.

Già. E la minoranza?

Se in tali contingenze non è “opposizione” è pur’essa maggioranza.

Eccezion fatta per il “Cinque Stelle” Francesco Sapia, infatti, il resto sono stati baci, carezze e massaggi…

L’opposizione coriglianese sta fuori da questo Consiglio comunale auto-garante di cose che scopriremo solo vivendo.

Per la cronaca, nel pubblico v’erano i dirigenti e qualche militante di Sinistra Ecologia e Libertà, v’era l’ex candidato sindaco di Rifondazione Comunista, a far da contraltare alla pur esigua claque chiamata in un paio di passaggi a battere le mani a “Don Giuseppe”.

Pace e bene. Amen.

Per sentire la messa del giovedì, la prossima volta andremo in Chiesa…  

 

Foto: Il Sindaco Geraci mentre “comunica” al Consiglio comunale di ieri 

Di admin

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