Pesanti bastoni di legno, spranghe di ferro e una pistola. Un’emula sequenza di “Arancia meccanica” di Kubrick ed un “set” tutto coriglianese. Un “reality set”. Due le vittime: Espedito Ielo, 50 anni, titolare d’una ditta di costruzione d’infissi in ferro ed alluminio, ed un giovane che lavora alle sue dipendenze, tale Salvatore Martilotti di 30 anni. I due stavano lavorando all’interno dell’officina del primo quando sono stati aggrediti con inusitata violenza.

Ancora oscuro il movente. Sul punto, al momento, solo ipotesi, illazioni mormorate (mica tanto) a mezza bocca da quanti (tanti, per la verità) ostentano di “saperne”.

Tirando fuori vecchie “storie” private ed altrettanto private “ruggini” non sopite. 

Esclusa, dunque, la pista connessa alla criminalità organizzata locale. Cui naturalmente ed immediatamente vola la mente in casi del genere in una realtà come Corigliano Calabro.

Le indagini vengono condotte dai Carabinieri della locale Compagnia nel più impenetrabile riserbo. 

Il fatto è avvenuto poco dopo le 12 di oggi in via Guglielmo Marconi, una delle tante traverse che insistono sul lungomare di Schiavonea, la marina di Corigliano Calabro.

L’azione criminale è stata compiuta da quattro uomini incappucciati giunti a bordo d’una berlina di colore grigio.

La banda d’aggressori entrata in azione ha dapprima colpito le due vittime coi bastoni e le spranghe. Poco dopo, però, sono partiti dei colpi di pistola, uno dei quali ha ferito ad una gamba il trentenne.

Le urla d’una dirimpettaia hanno convinto gl’incappucciati a desistere e a fuggire a bordo dell’auto con cui erano fulmineamente giunti sul “set”.

Scattato l’allarme, i Carabinieri hanno individuato, bloccato ed arrestato i quattro lungo la Statale 106, nei pressi di Sibari.

Coi ferri ai polsi sono stati immediatamente condotti presso la caserma di Corigliano Calabro Scalo.

Quasi certamente nelle prossime ore verranno resi noti i loro nomi.

E il movente diventerà certamente più o meno “nitido”.  

I due feriti, fortunatamente non in gravissime condizioni, sono ricoverati negli ospedali di Rossano e Cosenza.

 

Foto: i luoghi del violentissimo “reality set”

 

Di admin

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