Il centrosinistra coriglianese? «C’era una volta», forse.

In questi mesi ha provato a stare unito “a forza”.

Ma i suoi goffi tentativi sono stati inutili.

Il recinto adesso è quasi chiuso. E il gregge (l’elettorato) è già scappato (vedi i risultati delle recentissime elezioni politiche) ed è tornato allo stato brado: libero.

Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Partito Socialista Italiano (quest’ultimo è da un ventennio solo mera onomastica però vive e lotta insieme a loro) hanno chiuso l’accordo “nominale”: Giovanni Torchiaro, 58 anni, dirigente bancario, già assessore comunale comunista tanti tanti anni fa, una ventina, e poi per una seconda volta una decina e poco più d’anni or sono. Ex PCI ed ex PDS-DS, oggi non iscritto ad alcun partito. Laureato in Filosofia e stimato intellettuale, amante delle letture, frequentatore a volte da protagonista di convegni letterari e simposi culturali. Negli anni recenti anche scrittore d’un bel romanzo giallo dal titolo “Suicidio imperfetto”.

Torchiaro è dunque il candidato sindaco della proiezione locale di Bersani, Vendola e Nencini (alzi la mano chi di voi conosce quest’ultimo) e dello slogan “Italia bene comune” localmente scandito con l’originalissimo “Corigliano bene comune”.

Torchiaro è il candidato sindaco, o meglio: è un candidato sindaco.  

Giusto il tempo di rilasciare in tal veste la prima intervista che, a dispetto della Santa Pasqua, partono colpi d’artiglieria pesante dalle stesse trincee che l’hanno mandato a combattere il nemico (???!!!), quel centrodestra ancora (per poco) nascosto dietro il suo forte elettorale che ha resistito bene alle elezioni politiche in barba allo scioglimento per mafia del Comune di Corigliano Calabro provocato dal centrodestra stesso.

Il fuoco “amico” del centrosinistra viene da Aldo Algieri, candidato sindaco proprio del centrosinistra alle scorse elezioni e già capogruppo del PD in seno al consiglio comunale poi sciolto per mafia.

Algieri spara e annuncia, via Facebook, che sta pensando di candidarsi sindaco pure lui e a debita distanza dal suo partito e dal resto delle truppe.   

Ma a sparare, benché solo e soltanto contro la dirigenza PD, ci avevano pensato, già qualche ora prima che fosse ufficializzata la candidatura di Torchiaro, pure l’ex sindaco Giovanni Battista Genova e l’ex assessore comunale Leonardo Antonio Zangaro uniti nella lotta in quell’Area Democratica sempre “marca” PD. Scusate se è poco… 

Ed è poco.

A sparare contro il PD, il centrosinistra ed il suo candidato in questi giorni sono stati infatti in tanti tra i “navigatori” della rete Internet sul popolare Blog di Corigliano e su Facebook. 

Figuriamoci allora i colpi di mortaio che staranno bombardando i già malandati marciapiedi cittadini.

Già, e all’interno del PD della «Mors tua, vita mea»?

Chissà che avranno già detto e cosa dicono ancora, per esempio, quelli del circolo centro storico, quelli, per intenderci, dell’ultimatum a 24/48 ore per la candidatura a sindaco di Antonio Leonetti. O il Pino Le Fosse dell’autocandidatura a mezzo stampa o la Maria Salimbeni dell’autocandidatura nel partito.

«Vita tua, vita mea», oppure «Ohi vita, ohi vita mia» (intonando o surdato nnamurato) invece tra il candidato sindaco Torchiaro e quello mancato sponsorizzato da SEL, Vincenzo Casciaro: per quest’ultimo, nel caso, il posto da assessore ci sarebbe. Nel caso…

Nel centrosinistra s’annuncia dunque una campagna elettorale davvero interessante rispetto a quel piattume che qualcuno, azzardando, avrebbe potuto pronosticare.

Tiè: c’è Giovanni Leonino, vecchio desaparecido socialista ricomparso all’improvviso da candidato sindaco. Tutti lo temono: «Chi se lo sarebbe creso», direbbero in molti. Fatto sta che tutti lo temono. E fanno bene a temerlo, messi così…

Buon Dio, però sarebbe un peccato non poter sentire il ruggitino di Leonino contro i ruggetti di Leonetti. Abbiamo (ed abbiate) fede…


Foto: Giovanni Torchiaro 

Di admin

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